Ormai tutti sembrano essere d’accordo: considerato il miglioramento del quadro epidemiologico e l’arrivo delle condizioni meteo estive, è giunto il momento di abbandonare l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Il confronto nel governo è aperto: da una parte c’è chi richiama alla cautela e preme per attendere la metà di luglio; dall’altra c’è chi spinge per accelerare e anticipare la data dell’allentamento.
Inizialmente il possibile stop era stato fissato per il 15 luglio, ma nella giornata di ieri l’incontro tra il premier Mario Draghi e Matteo Salvini pare sia servito per affrettare i tempi e non perdere ulteriori settimane. In realtà nel calendario del governo vi sono diverse date cerchiate in rosso come ipotetica occasione buona per abolire l’obbligo di mascherina all’aperto. Ecco tutti gli scenari.
Quando l’addio alla mascherina?
Come scritto da Adalberto Signore su ilGiornale in edicola oggi, il premier si è mostrato molto possibilista sull’opzione di consentire agli italiani di circolare per le strade senza il dispositivo di protezione individuale entro la fine di giugno. Tanto che, sulla base di una possibile indicazione dalla riunione del Comitato tecnico-scientifico di oggi, la decisione potrebbe essere presa in uno dei prossimi Consigli dei ministri. Anche per La Repubblica la svolta potrebbe verificarsi a ridosso della conclusione di questo mese.
Un traguardo che, se confermato, renderà sicuramente soddisfatto Matteo Salvini. La richiesta del leader della Lega, avanzata nel faccia a faccia con l’ex governatore della Banca centrale europea, va proprio in questa direzione: “La proposta è che la mascherina all’aperto sia un vecchio ricordo. Torniamo a restituire sorriso, speranza e futuro. Spero che nell’arco non dico poche ore, ma magari di pochi giorni, l’Italia possa tornare alla libertà di respiro“.
Ieri il numero uno del Carroccio ha lanciato un sondaggio social per conoscere il parere degli utenti relativamente al possibile addio di obbligo di mascherina all’aperto, sulla scia delle mosse già fatte da Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda e tanti altri Paesi: il 79% è d’accordo, mentre il restante 21% si dice contrario.
Invece secondo il Corriere della Sera la data utile potrebbe essere quella del 5 luglio: fonti di governo sottolineano infatti che, nell’era del governo di unità nazionale, le novità in ambito emergenza Coronavirus scattano a partire dal lunedì. La posizione di Draghi in merito è stata chiara: dare agli italiani sicuramente un messaggio di ritorno alla vita e alla normalità, ma senza fretta ed evitando fughe in avanti. La parola d’ordine resta dunque “prudenza”. Anche perché il ministro Roberto Speranza guarda con forte timore la circolazione della variante indiana nel nostro Paese.
“Via dai primi di luglio”
Per Pierpaolo Sileri non bisogna correre il rischio di accelerare in maniera eccessiva: “Lasciamolo decidere al Cts“. Il sottosegretario alla Salute ritiene che la rimozione della mascherina all’aprto “si potrà fare quando avremo il 50% di popolazione vaccinata, quindi immagino i primi di luglio“. Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, ha confermato che si tratta di un argomento di discussione nel governo: “Siamo in una fase di riaperture. Molte attività hanno riaperto, siamo quasi tutti in zona bianca. Spero che più prima che poi si apra la possibilità di poter girare all’aperto senza mascherine“.
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