VietKraina
Defezioni nell’esercito a non finire, fuga dal fronte dei nuovi arruolati, morale sotto i tacchi, spira forte il vento della sconfitta tra le truppe ucraine.
Pezzo dopo pezzo sta cadendo il corposo quadretto di balle diffuso da politici e giornalai.
Siamo davanti alla resa dei conti
Gli Stati Uniti con la loro politica provocatoria verso Putin (sulla la pelle dei poveri civili ucraini), stanno perdendo ancora una volta. Un nuovo Vietnam è alle porte e con esso una profonda mutazione degli equilibri politici mondiali.
Si perché mentre gli Usa annunciano nuove sanzioni contro l’Iran, per aver fornito missili alla Russia, un nuovo scacchiere planetario si sta progressivamente ridisegnando.
Per essere sintetici: chi sta con gli Stati Uniti? l’Europa. Chi sta contro la nazione a stelle e strisce?
Quasi tutto il resto del mondo.
La cosa preoccupante è che si stanno avvicinando sempre di più le posizioni di Russia, Iran con il mondo arabo al seguito e Cina. Tutte forze unite contro IL nemico comune. Siamo sicuri che davanti a un simile scenario Washington possa continuare a decidere e indirizzare le sorti del mondo per come è accaduto fino a qualche anno fa? Soltanto Trump potrà fermare questo “treno” spedito a grande velocità verso una ipotetica guerra mondiale nucleare.
L’ ultima fermata, appunto, si chiama Trump. Sempre che riesca a vincere
Se non dovesse farcela sarebbero guai molto seri. Se non dovesse vincere il baratro sarebbe improvvisamente sempre più vicino.
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