Visione unitaria dei cattolici italiani e progetto di società

Visione unitaria dei cattolici italiani e progetto di società

Il 18 e 19 Ottobre 1986 Papa Giovanni Paolo II fu in visita pastorale nelle Diocesi di Fiesole e Firenze. Il mese successivo, a Figline Valdarno, la Commissione Cultura e Società della Diocesi di di Fiesole, organizzò una giornata di riflessione sui contenuti di quella visita.

Il momento principale fu affidato a Mons. Gastone Simoni, attraverso un’introduzione dal titolo: ”Giovanni Paolo II ed i discorsi fiesolani sui rapporti fra Chiesa e società”.

A distanza di 37 anni, anche come momento di contemporaneo tributo alla memoria del Pontefice e ricordo di Mons. Simoni, mi sono sentito in dovere di recuperare questo “tesoretto” da me annotato, insieme espressione di teologia, dottrina sociale della Chiesa e pre – politica. Oggi più attuale che mai.

Premessa spesso dimenticata: l’animazione delle realtà temporali ed i risultati ad essa collegati, almeno implicitamente, annunciano il Regno dei Cieli. Laicità – faceva notare Mons. Simoni – non vuol dire smarrire le motivazioni escatologiche ultime del nostro essere su questa terra.

I quattro pilastri nei rapporti tra Chiesa e politica. Ieri come oggi

Quattro le sottolineature in sequenza che Giovanni Paolo II evidenziava in ordine ai rapporti tra Chiesa e società:

1. Appello ad una forte unità ecclesiale intorno alla fede; solo a partire da ciò nasce il dialogo con tutti.

2. Richiamo ad una piena valorizzazione del personalismo cristiano, che l’allora Papa sottolineerà anche nel discorso fiorentino davanti ai parlamentari europei del PPE:

“… Conformemente al carattere dei vostri partiti, più o meno legati alla Democrazia Cristiana, i valori spirituali e morali del cristianesimo devono ugualmente determinare il vostro impegno politico. Ne evoco alcuni. Avete un senso acuto della dignità dell’uomo, di ogni uomo, compatriota o lavoratore immigrato, delle condizioni equanimi della sua vita, del suo lavoro, con la preoccupazione di mettere il progresso economico al servizio dell’uomo. Voi siete desiderosi di facilitare alle famiglie, cellule base della società, la loro vita nella pace e nell’unione e il compimento dei loro compiti essenziali di sposi, di genitori, di educatori. Voi siete al primo posto fra coloro che proteggono il diritto alla vita, fin dal concepimento, e a tutte le età della vita, e anche tutto quanto concorre la dignità etica della vita”.

3. Necessità che la carità che anima la Chiesa, non è solo un soggetto liturgico, si esprima in opere sociali.

4. Sebbene sul piano politico la Chiesa non abbia competenze proprie, il Papa, laddove esiste una tradizione unitaria dell’espressione politica dei cattolici, la incoraggia e illumina anche sulle linee fondamentali che soggiacciono alle posizioni da prendere.

La comunità cristiana contro il “parzialismo”

Tutta la comunità deve impegnarsi perchè si affermi la luce della “piena Verità sull’uomo”, con riferimento a tutti i valori ad essa legati indissolubilmente. Uno dei principali problemi della cultura contemporanea, affermava Mons. Simoni, interpretando le parole di Giovanni Paolo II, è infatti il “parzialismo”. Essenziale all’opposto la visione vera e corretta dell’intero.

Non si possono fare “corti circuiti” fra azione pastorale ed azione politica, tuttavia è fondamentale “l’incoraggiamento “ della tradizione e dell’attività dei movimenti cattolici. E questo fermo restando la diretta responsabilità, nell’ambito dell’attività politica, dei laici in quanto cittadini.

Così terminava l’introduzione di Mons. Gastone Simoni su ”Giovanni Paolo II ed i discorsi fiesolani sui rapporti fra Chiesa e società”: “È’ necessaria la visione unitaria dei cattolici su alcuni problemi cruciali della storia italiana contemporanea (su tutti la secolarizzazione), una tensione unitaria nell’ambito dei credenti come progetto di società”.

Fonte: Lorenzo Gioli nicolaporro.it