Vittorio Sgarbi sbrocca in aula e viene portato via di peso – il VIDEO

SGARBI

Vittorio Sgarbi non può fare a meno di far parlare di sé. Poco fa il clima teso alla Camera è diventato incandescente. Prima del voto sul decreto legge relativo a intercettazioni, scarcerazioni e app Immuni. A innescare lo scontro l’intervento di Vittorio Sgarbi contro la magistratura e per chiedere una commissione d’inchiesta. Parole che hanno suscitato reazioni di esponenti di vari Gruppi, a cominciare da Giusi Bartolozzi di Forza Italia.

Di qui ulteriori attacchi di Sgarbi, che hanno portato la vicepresidente, Mara Carfagna, presidente di turno dell’assemblea, dopo vari richiami, ad espellere Sgarbi, stigmatizzando le parole “inaccettabili contro Bartolozzi, contro di me” e le donne in generale. Altri esponenti hanno quindi espresso solidarietà a Bartolozzi e chiesto provvedimenti disciplinari nei riguardi di Sgarbi.

Durante la seduta di Aula, ha preso ad insultare i magistrati e alcuni tra i suoi colleghi. Così, i commessi lo hanno invitato ad uscire, come da prassi quando si “esagera”. Lui si è rifiutato, continuando ad inveire a chicchessia. Allora lo hanno caricato di peso e trascinato fuori.

Immagine grottesche che la dicono lunga sulla situazione del Paese.

 

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Un decreto legge è un atto normativo di carattere provvisorio avente forza di legge. Adottato in casi straordinari di necessità e urgenza dal Governo, ai sensi dell’art. 77 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Entra in vigore immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Ma gli effetti prodotti sono provvisori. Perché i decreti-legge perdono efficacia se il Parlamento non li converte in legge entro 60 giorni dalla loro pubblicazione. È inoltre regolato ai sensi dell’art. 15 della legge 23 agosto 1988, n. 400. Talvolta viene definito anche come “decreto catenaccio”

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