Viva Silvio al Quirinale

Per vedere Berlusconi al Quirinale mancherebbero solo 14 voti.

Già questo è un risultato eclatante per evidenziare quanto la sinistra sia allo sbando e minoranza nel paese reale, quello delle regioni, e non nel Palazzo del Parlamento ormai scisso da ogni collegamento con la base.

E questa scoperta, altro non è che l’ennesimo colpo di scena di Silvio.

Una sorpresa fin dal 1994

Che lo si ami o lo si odi, Berlusconi ha avuto un impatto dirompente in ogni campo di cui si è occupato.

Vincente nell’edilizia, con la creazione di Milano 2 e Milano 3, progetti di successo e all’avanguardia. Innovativo nella televisione, dove ha svecchiato il monopolio Rai e dato voce alle telelibere. Un mondo dove si ragionava ancora di divieto di diretta e frequenze limitate: pensiamo al digitale odierno, per capire quanto fossimo indietro.

Trionfatore nel Milan, dove incantò con Sacchi e Capello e gli Olandesi per un decennio. Da tifoso Viola non dimenticherò mai gli applausi della Fiesole ad una sonora sconfitta interna ad opera di Gullit e compagni, che danzavano sulle fasce come nessun altro.

Silvio da Arcore al Colle

Ed infine la politica. In sei mesi sbaraglio’ una sinistra comunista che pregustava il potere che non avrebbe più ceduto.

Con spregiudicatezza ebbe il record del governo più duraturo della Repubblica, assicurando ripresa e taglio, reale, delle imposte.

Ovunque abbia agito, ha innovato.

E ancora oggi a più di ottant’anni, regge l’ago della bilancia del centro destra italiano, che necessita come non mai da una forza moderata.

Salvini è in crisi di identità, Giorgia Meloni, una creatura di Silvio anche lei, muove i passi verso la crescita, ma le elezioni si vincono al centro.

E poi come non si può voler bene a Silvio? Dal Bunga Bunga alle Olgettine, dalle battute alla casa di riposo dove faceva le ore di affidamento ai servizi sociali, nessuno resiste alla sua simpatia sfacciata ed esibizionista.

Incarna i pregi ed i difetti degli italiani, è uno di noi.

Le feste al Colle sarebbero eleganti ed Happening, i suoi discorsi infarciti di barzellette ed ottimismo.

Ottimismo, lontano dal grigio plumbeo dei pistolotti attuali, infarciti di paure e depressione.

Non sarà eletto Silvio al Quirinale, state tranquilli grigi savianeschi seguaci della sinistra manettara e tassatrice.

Ma fateci ancora sognare qualche settimana.

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