Vladimir Putin si è impegnato con Premier Giuseppe Conte ad aiutare l’Italia nella battaglia al COVID19. E l’Europa dorme o fa finta di niente.
Domenica sera infatti sono arrivati all’ aeroporto militare di Pratica di Mare nove aerei Ilyushin con forniture russe e 100 specialisti nella guerra batteriologica; esperti che hanno lavorato nell’eliminazione dei focolai di peste suina africana, antrace, nei vaccini contro l’ Ebola e contro la peste.
Le forniture inviate dalla Russia.
Attrezzature per la disinfestazione batteriologica delle aree, un laboratorio da campo per la sterilizzazione e la profilassi chimico-batteriologica, oltre a tutta una serie di attrezzature correlate allo svolgimento di queste attività super specialistica di controllo e “disinfezione”.
Il premier ha accettando gli aiuti anche allo scopo di consolidare un’ottima relazione con Mosca.
Gli esperti mandati da Mosca sono medici militari; infatti tutta l’operazione fa capo al ministero della Difesa russo. Sono ufficiali di alto rango che in carriera sono stati impiegati in operazioni militari in tutto il mondo, sui teatri in cui la guerra batteriologica è stata una grande preoccupazione, anche di intelligence.
A capo della missione un esperto di antrace: il Generale Maggiore Sergei Kikot.
Oltre a lui ci sono il colonnello Gennady Eremin, esperto di guerra batteriologica che ha lavorato per combattere la febbre suina; il colonnello Viacheslav Kulish che è un esperto nello sviluppo di attrezzature protettive contro contaminanti biologici virali, che ha lavorato nei programmi per contrastare l’a peste e l’ Ebola.
Il team è partito per Bergamo ieri da Roma. I militari russi sono saliti, scortati dai nostri militari italiani, con il placet di Palazzo Chigi.
Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha spiegato che domani verrà reso pubblico da Palazzo Chigi un elenco completo delle forniture inviate dalla Russia.
Nulla è stato pagato dal Governo Italiano; si è trattato di «un regalo di generosità di Putin all’Italia».
Interfax, l’agenzia russa, ha informato e confermato che «gli aerei da trasporto militari russi hanno completato la consegna delle squadre mediche russe, nonché attrezzature per la diagnosi e la disinfezione».
L’Europa e in nostri “fratelli” europei nel frattempo si impegnano quasi in coro a specificare la chiusura agli Eurobond o ad altre forme “solidali”.
Rimane, purtroppo, solamente una valutazione da fare.
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