Guai con il fisco per Mirko Vucinic. Il calciatore montenegrino, ex attaccante in serie A con le maglie di Lecce, Roma e Juventus, deve infatti difendersi dall’accusa di «dichiarazione infedele» con il fine di evadere le tasse. Mercoledì la Guardia di Finanza di Lecce ha sequestrato a Vucinic beni per un’evasione fiscale di oltre 5,8 milioni di euro.
Gli viene contestato il mancato pagamento delle imposte sui redditi alti nel periodo dal 2014 al 2017: un’evasione Irpef per un valore complessivo di 5.854.068,67 euro. Somme che avrebbe guadagnato all’estero nell’Al-Jazira (dove ha militato proprio in quel triennio), sconosciute al fisco italiano. Il gip Sergio Tosi ha accolto così la richiesta del pm Massimiliano Carducci, procedendo con il sequestro preventivo dei beni immobili. Per il procedimento penale (l’inchiesta va avanti da oltre un anno), Mirko Vucinic si è affidato all’avvocato Antonio Savoia.
Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza fanno delle verifiche a campione per ricostruire la capacità contributiva di chi potrebbe non aver versato cifre importanti al fisco, come successo ad altri grandi campioni dello sport in un passato anche piuttosto recente. Vucinic rientra così nella schiera dei protagonisti del mondo del calcio con problemi fiscali come Cristiano Ronaldo, Angel Di Maria, José Mourinho e Kakà (poi assolto). Ma anche motociclisti come Valentino Rossi, Loris Capirossi e Max Biaggi (assolto di recente).
Nessuna contestazione per Vucinic negli anni precedenti alla sua esperienza all’Al-Jazira. L’attaccante montenegrino ha giocato in Italia per 14 stagioni dal 2000 al 2014: sei al Lecce; cinque alla Roma; tre alla Juventus (dove ha vinto tre scudetti). 127 reti totali in Italia, 33 nel triennio all’Al-Jazira.