“Welcome Signor Mussolini”: il libro sull’unico viaggio del Duce a Londra.
29/07 – Di Mussolini si è scritto di tutto e di più. Che sia per interesse storico, per ragioni ideologiche o per esigenze di propaganda, sono innumerevoli gli scrittori che si sono avventurati nella vita del Capo del Governo Italiano più conosciuto al mondo. Esistono migliaia di volumi che trattano il Duce da ogni punto di vista: saggi, antologie, romanzi, monografie, raccolte di scritti e discorsi…un’infinità di opere che lo riguardano riempiono gli scaffali delle librerie italiane.
BENITO MUSSOLINI
Benito Mussolini riesce ancora, a 137 anni dalla sua nascita e a 85 dal suo assassinio, ad esercitare un’influenza magnetica sulla gente. La sua figura non tramonta mai, torna puntualmente al centro dei dibattiti politici e culturali. A fronte di questo, proprio per la schizofrenica produzione editoriale che lo riguarda, non sono in molti a possedere piena consapevolezza della sua opera e del suo pensiero. Si tratta di una sparuta minoranza. C’è qualche storico libero e serio, intento a ricercare la verità più che una poltrona ben pagata e ci sono i seguaci della Dottrina del Fascismo, coloro che tra mille difficoltà cercano di portare avanti le Idee.
Le grandi masse, in modo istintivo, provano perlopiù reazioni emotive. Essergli neutrali è impossibile. Chi lo ama cerca in lui quel punto di riferimento carismatico che nessun altro, dopo la sua morte, è riuscito a rappresentare. Chi lo odia, spesso senza conoscerlo veramente, non si accorge che quel sentimento, in ogni caso, dimostra la forza di uno Spirito immortale.
Oggi, dunque, trovare un aspetto o un episodio del Ventennio che non sia già stato trattato è quasi impossibile. Quasi, appunto, perché qualcuno ci è riuscito soltanto pochi mesi fa. Si tratta di Fabrizio Vincenti, giornalista e scrittore, già autore di importanti fatiche letterarie su figure di spicco dell’Italia di quegli anni. Sicuramente da consigliare la sua biografia di Giuseppe Solaro, così come la raccolta degli scritti di Ezra Pound al tempo della Repubblica Sociale Italiana. Uomini, argomenti ed episodi meno conosciuti di altri al grande pubblico, nonostante si tratti di pezzi importantissimi della storia d’Italia.
“Welcome Signor Mussolini” si inserisce perfettamente in questo filone. Edito dalla casa editrice identitaria Eclettica Edizioni, affronta un episodio tanto rilevante quanto poco conosciuto: il primo e unico viaggio a Londra di Benito Mussolini. Per darlo alla luce Vincenti ha dovuto svolgere una capillare ricerca, prima del suo lavoro, infatti, le notizie sull’episodio erano molto frammentarie.
LA STORIA
Siamo nel dicembre del 1922 e il Fascismo ha appena portato a compimento la sua rivoluzione. Tra le tante cose da fare ce n’è una di particolare importanza: le trattative internazionali con le altre forze uscite vincitrici dal primo conflitto mondiale. Sono già passati quattro anni dalla fine della Grande Guerra ma sul tavolo ci sono ancora innumerevoli questioni politiche, territoriali ed economiche. Quest’ultime riguardano principalmente due argomenti: la situazione dei debiti interalleati, con Francia e Italia debitrici di un’Inghilterra con l’economia a terra, più la questione delle riparazioni, ovvero come recuperare dalla Germania, Nazione sconfitta, quanto preteso dai vincitori.
Per risolvere queste faccende viene indetta una conferenza a Londra, alla quale partecipano i Capi dei Governi di Inghilterra, Italia, Francia e Belgio. Mussolini parte per la Capitale britannica, deciso ad ottenere il miglior risultato possibile per la Nazione in chiave economica, ma non solo. L’intento è anche dimostrare che nella penisola le cose sono cambiate e che adesso nessuno può più vessare il popolo italiano. L’immagine dell’italietta liberale di stampo Giolittiano, sottomessa e accondiscendente alle potenze estere, deve restare uno sbiadito ricordo. D’altronde, per il Fascismo, il riscatto della vittoria mutilata è uno dei punti programmatici prioritari.
Il testo narra, dunque, di questo viaggio. Ma più che i contenuti della conferenza, “Welcome Signor Mussolini” interessa il lettore perché fornisce uno spaccato inedito, poiché puntualmente omesso, dell’umore con cui la società britannica accoglie l’avvento del Fascismo.
UN CAPILLARE LAVORO DI RICERCA
Con documenti alla mano e senza alcun intento apologetico, Vincenti descrive l’entusiasmo con il quale il Duce viene ricevuto nella Capitale inglese. Politici, stampa, associazioni, compresi coloro che inizialmente si erano mostrati diffidenti, accolgono con entusiasmo il nuovo, giovane ed energico, Capo del Governo Italiano. Re Giorgio V compreso, con il quale a Mussolini viene fissato un incontro privato. Il libro affronta le molteplici motivazioni di queste dimostrazioni di stima. Si articola in 10 capitoli ed inizia con l’illustre prefazione dal caporedattore del quotidiano La Verità Francesco Borgonovo.
Tra i vari fatti narrati anche un’ampia descrizione della composizione della comunità italiana residente in Inghilterra in quegli anni. Un’accurata analisi della politica britannica del tempo e l’influenza che il Fascismo ebbe sulla gente del Regno Unito. Molto interessante, inoltre, scoprire uno dei protagonisti del libro, Camillo Pellizzi. Figura di grande valore ed amor Patrio, corrispondente de Il Popolo Italia e Segretario del Fascio di Londra, sezione che lo stesso Mussolini, dopo la fondazione, chiamò “Il mio primogenito all’estero”.
Adesso basta scrivere. Questo libro merita di essere letto per intero e non semplicemente raccontato. Correte dunque in libreria e tra i tanti libri su Mussolini scegliete questo. Avrete la certezza di dedicare del tempo ad un approfondimento storico scevro da influenze propagandistiche, un testo autorevole che sa rendere onore alla storia, quella vera.