Che Wikipedia fosse politicamente schierata ce ne eravamo accorti un po’ tutti.
Wikipedia, ‘the free encyclopedia’ recita il logo, gratis e libera. Ma, in fondo, tanto imparziale non è affatto.
Utilissima, ma di parte e politicamente corretta fino al midollo se solo si sfiorava argomenti sensibili.
Ora la conferma. Arriva da chi Wikipedia l’ha pensata e contribuito a crearla. Con intenti diametralmente opposti.
Alcuni mesi fa Freddie Sayers della UnHerd Tv ha intervistato Larry Sanger, il co-fondatore di Wikipedia nonché filosofo e letterato statunitense.
Sanger si è detto dispiaciuto e che non ci si può più fidare del sito web da lui ideato, insistendo sull’evidenza che ora il portale fa solo “propaganda” per l’”establishment” di sinistra.
Rispondendo alle domande, Sanger ha raccontato di aver ideato e iniziato l’enciclopedia delle opinioni nel 2001.
L’idea di base era di offrire neutralità e più punti di vista, in particolare sulle questioni scottanti.
Ma di fatto le voci conservatrici vengono costantemente e severamente avvertite, se non espulse, quando cercano di aggiungere una visione diversa dalle opinioni dell’establishment.
“Non si può citare Fox News su questioni socio-politiche, è proprio vietato. E questo significa che se una controversia non appare nei principali media di centrosinistra non apparirà su Wikipedia. Ora ci si può affidare al sito solo per ‘dare un punto di vista dell’establishment’ piuttosto che sulla vasta gamma di opinioni. Esattamente il contrario di quello che, almeno all’inizio, si voleva dare”.
Sanger ha posto l’accento sulla repressione delle voci conservatrici e sul punto che se viene consentita solo una versione dei fatti si dà un enorme incentivo alle persone ricche e potenti a prendere il controllo di cose come Wikipedia.
“Cosa che già stanno facendo – ha continuato – c’è un gioco molto grande, brutto e complesso che viene giocato dietro le quinte per far dire agli articoli pubblicati ciò che qualcuno vuole che sia detto”.
Usano “tutti i tipi di trucchi che queste persone possono giocare per vincere, incluso l’uso di società di pubbliche relazioni dedicate per influenzare l’opinione pubblica”.
Nulla che ci sorprenda e che ci sconvolga più di tanto in realtà. Che il mainstream di sinistra si sia appropriato dei canali di informazione sotto gli occhi di tutti da anni.
Solo lo spirito critico di leggere ciò che ci viene proposto con disincanto ci può restituire una parvenza di verità. Ma non tutti sono così avvertiti da poterlo fare.
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