X-Piango

x-factor

Ieri sera ho avuto l’esperienza di vedere una puntata di X-Factor, programma di talenti musicali ormai giunto alla sua 14a edizione. Fino ad ora mi sono sempre limitato ad ascoltarlo, ad occhi chiusi, finché non mi addormentavo pacifico sul divano. Cosa che, di solito, avveniva dopo pochi minuti.

Per quel poco che nelle passate settimane sono riuscito a vedere (o sentire), sono stati rispettati tutti i canoni che l’attuale opinione pubblica richiede. E quindi una nutrita schiera di omosessuali (si può ancora dire questa parola?) anche se il pubblico li ha fatti fuori uno dopo l’altro.

Non sono mancati i cantanti TRAP, anche se io, essendo ormai prossimo alla mezza età, duro molta fatica a ritenere il TRAP uno stile musicale.

C’è anche una bella fetta di sbandati, disadattati con un passato disastroso alle spalle. Fanno sempre colore e audience. Una bella storia disgraziata aiuta sempre.

Ieri poi ho avuto anche il piacere di conoscere meglio i giudici: c’è un tizio sardo/ecuadoriano che si chiama Zappadu ma si fa chiamare Hell Raton. A prima vista sembra uno che ha una conoscenza smisurata della musica, ma poi mi pare che dica sempre le stesse cose. Ieri era incantevole, sembrava il paralume di un’abat jour turca di fine ‘800. Ma chi sono io per giudicare l’abbigliamento?

Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours, dovrebbe prendere una decisione: o si tinge la barba o smette di tingersi i capelli. L’effetto Ringo anche no. Però la musica la conosce.

Mika mi diverte. Oscar Wilde lo avrebbe definito “decorativo”. Ieri, prima di entrare in trasmissione, era passato dal porto rubando una rete da un peschereccio, con cui si è fatto una camicia. Un applauso perché si destreggia (lui che è straniero) tra le parolacce italiane con una certa disinvoltura.

Ma quanto piange Emma

E poi c’è lei, bella come solo una donna del sud può esserlo. Sana, come si dice a Firenze. La paladina di tutti, specialmente degli irrecuperabili. La mamma, la sorella maggiore, il confessore (fatevene una ragione: in italiano la forma femminile non esiste) di tutti i partecipanti.

La donna dagli occhi più sensibili del mondo. Ti butto fuori? Piango. Sei brava? Piango. Hai avuto una vita schifosa? Piango. Canti da dio? piango. Veramente, ha fatto cambiare il titolo della trasmissione da X-Factor a X-Piango.

E il dramma è che le sue lacrime sono pure contagiose. Anche il topolino sardo va avanti a secchiate. Pure Mika. Almeno Agnelli continua per la sua strada da rockettaro e se ne frega se questi prima di venire in trasmissione si sfregano le cipolle sugli occhi.

C’è un gruppo (Little Pieces of Marmelade) formato da due ragazzotti che picchiano come fabbri. Rock cattivo e parecchio duro. Mi piacciono. Ieri il batterista/cantante aveva anche lui gli occhi lucidi e un lacrimone. Ho pensato: hanno contagiato anche loro. Invece poi si è scoperto che Cattelan gli ha tirato involontariamente una bacchettata in un occhio. E menomale!

 

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