Zelensky verso il tramonto l’Ucraina e’ il Vietnam dei nostri tempi
Il Vietnam fu molto di più di quello che si crede. La nuova diplomazia di Henry Kissinger aveva reso superfluo per gli americani ostinarsi nel sud-est asiatico.
Il nuovo mondo, con la sua necessaria ripartizione impone di fare la pace con la Russia.
Guardiamo in faccia alla realtà è finita
Zelensky non gode certo di grossa popolarità interna. E i governanti di tutti i paesi occidentali sanno benissimo che non gode neanche di grande credito tra le opinioni pubbliche internazionali.
Tutti i sondaggi sono concordi solo su una cosa: la gente di nessuno stato europeo vuole la guerra. Ci sono percentuali bulgare di non disposizione verso il supporto alla guerra.
Una classe dirigente europea inetta, burocratizzata, gerontocratica non ha avuto la lungimiranza di comprendere le difficoltà del nostro tempo.
Siamo arrivati all’inceppamento del sistema tedesco
La Francia continua a millantare una grandezza che non ha più e l’Europa si dimostra il nulla che ha costruito.
Kissinger vinse la guerra fredda separando la Cina dalla Russia
Al tempo il blocco comunista era sicuramente a guida Sovietica.
Ma quando gli venne sottratto l’immenso spazio potenziale cinese e venne creata un’immagine del comunismo differente, questo fu devastante su due fronti.
Il primo estero. Perché gli Stati Uniti avevano la possibilità di entrare in quel grande spazio e di condizionare il mondo comunista creandogli un grande avversario. Un concorrente pericoloso ai propri confini.
Il secondo fu interno, perché l’ideologia comunista del ’68 si ispirò in tutto il mondo a Mao. Senza averlo in molti casi letto. Ma nella stragrande maggioranza delle situazioni comunque senza averlo capito .
Per capire Mao c’è bisogno di capire la Cina.
Non di pensare con occhi occidentali che una civiltà millenaria sia semplicemente la rivisitazione di un ideologia nata in Europa.
Kissinger ha vinto la guerra fredda ma ha risvegliato il Dragone
Una frase attribuita a Napoleone Bonaparte è: “Lasciate dormire la Cina, per canzoni risveglio il mondo tremerà”.
Ma oggi il vero problema è che l’allineamento cinese e russo culminato nei Brics diventa devastante per gli occidentali. E gli Stati Uniti non se lo possono assolutamente permettere.Debbono incunearsi in questa alleanza di giganti per non permetterle di solidificarsi al loro danno.
Per poter trattare con la Cina in condizioni quanto meno di equità, vista la grande rinascita del Dragone, debbono distendere con la Russia.
Il problema non è l’indipendenza dell’Ucraina
Qualcuno vuole convincerci veramente che a Macron interessi il futuro del popolo di Kiev?
A Macron interessa continuare a sedere al tavolo delle trattative dei grandi.
La Francia è una potenza nucleare che però dispone di un arsenale estremamente limitato. Quindi vuole prendere la guida dell’Europa per chiedere un sacrificio a tutti e poi sedersi da sola a trattare nella ripartizione del mondo. O almeno di trarre per sé un po’ di vantaggio. Qualcosa che la tenga ancora in posizione autorevole sullo scenario internazionale.
Però gli europei non sono in grado di supportare l’Ucraina efficacemente e di mandare a morire i propri giovani senza l’appoggio degli Stati Uniti.
La Francia non avrà niente perché non ha le proporzioni e le capacità, nell’attuale mastodontico scontro di civiltà mondiali, necessarie a sedersi al tavolo con i grandi .
In Europa gli stati non rappresentano più i grandi imperi coloniali del secolo scorso.
La Francia di Macron è un paese che può accettare di fare il vassallo degli Stati Uniti,se vuole farlo.
Altrimenti può andare alla deriva da sola.
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