Nuovo lockdown molto probabile per Nicola Zingaretti.
Ve lo ricordate Zingaretti a febbraio, come rideva del Covid-19?
La notizia era dei due coniugi cinesi, colti dai sintomi dell’infezione mentre si trovavano in vacanza a Roma all’hotel Palatino e successivamente ricoverati allo Spallanzani era stata resa nota solo quattro giorni prima. Zingaretti minimizzava sorridente, più preoccupato di sedare gli “inutili allarmismi”.
Rideva felice dicendo :”Vogliamo dare un segnale contro l’eccesso di allarmismo, in alcuni casi parlerei di isterismo: pur essendo una situazione complessa, sono atteggiamenti abbastanza ingiustificati”.
“I Malati di influenza stagionale sono di più”
Ora ha cambiato di idea
Da buon politico di sinistra, ora Zingaretti, dopo aver contratto lui stesso il Covid per il suo atteggiamento irresponsabile, ci spiega pontificando, ciò che lui aveva sbagliato.
E spiegandoci boriosamente ciò che sapevamo benissimo perché, in fondo, eravamo noi ad avere ragione, lui, che aveva torto, ci richiama alla responsabilità ed all’ordine.
Anzi al contrordine, diremmo, date le circostanze.
“L’errore che l’Italia non deve commettere è confondere l’idea che abbassare la guardia eliminando precauzioni significhi velocizzare l’uscita dall’emergenza sanitaria”.
“È necessario prestare la massima attenzione per evitare che la curva dei contagi aumenti ancora costringendo il Governo a prendere in considerazione l’ipotesi di un secondo lockdown.”
Il segretario del Partito Democratico ne ha parlato con Luca Telese nel corso del collegamento video per l’evento “Riparte l’Italia, insieme per ricostruire” che in questi giorni si sta tenendo a Bologna.
Massima prudenza e responsabilità adesso lo sa anche lui
Secondo Zingaretti l’approccio giusto è quello della massima prudenza; il segretario dem, quindi, è in pieno accordo con la linea adottata dal Governo Conte, in quanto ritiene che un ritorno alla normalità con l’allentamento delle restrizioni introdotte per contenere la pandemia sarà possibile solamente “quando ci sarà il vaccino”.
Fino ad allora “tornare a vivere significa rispettare le regole”.
Nuovo lockdown possibile secondo Zingaretti
Dal segretario del PD arriva anche la conferma che – nonostante le smentite di Conte e Speranza – non è da escludere un secondo lockdown.
Il premier Conte in queste settimane ha sempre escluso l’ipotesi di un secondo lockdown.
Ma alla domanda posta da Telese riguardo alla possibilità di un secondo lockdown in Italia, Zingaretti ha invece risposto così:
“Non escludo nulla, se non rispettiamo le regole andiamo a finire lì.”
Alla faccia del voltafaccia.
Zingaretti, quindi, fa un appello alla responsabilità degli italiani: essere prudenti oggi ci permetterà di evitare lo scenario di un nuovo lockdown, misura che secondo il segretario dem potrebbe essere necessaria nel caso in cui la curva dei contagi continuasse a salire.
Ma è anche consapevole, bontà sua, che un nuovo lockdown è un rischio che l’Italia non può correre: “la nostra economia non potrebbe in alcun modo sopportare un nuovo ciclo come quello che abbiamo alle nostre spalle”.
A proposito di economia, e Mes
Zingaretti rivolge un consiglio al Governo Conte: l’Italia è nella fase di ricostruzione, una prova che non possiamo assolutamente fallire.
E in questo scenario “il MES” – insieme al Recovery Fund – “è la madre di tutte le prove”.
Zingaretti pare dimenticare che Recovery Fund e Mes non sono soldi in regalo, sono prestiti che indebiteranno il nostro Paese per cinquant’anni, oltre a portarsi come conseguenza il legame pressoché inscindibile con l’Europa.
Che in caso di allontanamento dai propri diktat imporrà la Troika, il commissariamento del paese.
In caso ci si allontani dai parametri economici, ma anche di riforme invise ai tecnocrati europei o sulla immigrazione clandestina.
Sulla quale i paesi esposti come il nostro sono stati lasciati soli ancora una volta.
Una pesante eredità
Questo governo, sostenuto da un Pd che è minoranza nel paese ed in costante flessione ad ogni tornata elettorale, è dal M5 Stelle che ormai è in caduta libera, e quindi terrorizzato dal perdere i posti di potere, rischia di ipotecare il futuro anche remoto degli italiani, lasciando loro una pesantissima eredità.
Zingaretti e Conte, accomunati dal fatto che non sono Parlamentari e quindi non votati dal popolo, saranno ricordati per avere frustrato ogni sogno di cambiamento in Italia.
Continuano a disporre di tutto e tutti, oggi dichiarano “non escludiamo un altro lockdown” mentre preparano lo Ius soli, smantellano i Decreti sicurezza, dispongono progetti con cui ci indebiteremo per prossimi 50 anni e si preparano ad accettare il MES.
Ovviamente dopo aver eletto un altro Presidente della Repubblica di sinistra.
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